Intervista a Gennaro De Crescenzo: tra emozioni, tradizione e stelle sotto il cielo di Capri

9 Ago , 2025 - Eventi

Intervista a Gennaro De Crescenzo: tra emozioni, tradizione e stelle sotto il cielo di Capri

A cura di: Domenico Credo

Evento: Tour di Voucher – Notte di San Lorenzo con le Star “Sotto le Stelle”
Location: Motor Yacht Patrizia, tra i Faraglioni di Capri .


Redazione: Gennaro, hai appena regalato al pubblico una serata indimenticabile tra i Faraglioni di Capri. Come hai vissuto questa esperienza?

Gennaro De Crescenzo: È stata una notte magica. Cantare su uno yacht, circondato dal mare e dalle stelle, in uno dei luoghi più suggestivi del mondo… non capita tutti i giorni. Capri ha un’anima speciale, e la notte di San Lorenzo l’ha resa ancora più intensa. Ho sentito una connessione profonda con il pubblico, con la natura, con la musica.

Redazione: Uno dei momenti più toccanti è stato quando hai cantato “Luna Rossa”, scritta da un tuo erede. Che significato ha per te questo brano?

Gennaro: “Luna Rossa” è molto più di una canzone. È un pezzo di famiglia, scritto da mio zio Vincenzo De Crescenzo. Ogni volta che la interpreto, è come se lo riportassi in vita, come se la sua voce si fondesse con la mia. È un omaggio alla nostra storia, alla Napoli che ci ha cresciuti, e alla bellezza della tradizione musicale partenopea.

Redazione: Hai poi eseguito “Quantu tiempo ce vo’”, un brano che ha toccato il cuore di molti. Cosa racconta?

Gennaro: È una canzone che parla del tempo, delle attese, delle emozioni che maturano piano. È nata da riflessioni personali, da momenti vissuti. Il pubblico la sente vera, e questo mi emoziona ogni volta. È come se ci fosse un filo invisibile che ci unisce, nota dopo nota.

Redazione: Il Tour di Voucher ha unito musica, eleganza e paesaggi mozzafiato. Come ti sei trovato in questo contesto?

Gennaro: Benissimo. È stato tutto curato nei minimi dettagli, con grande rispetto per l’arte e per il territorio. La musica ha trovato il suo spazio naturale, e io mi sono sentito parte di qualcosa di speciale. È bello vedere come la cultura possa essere celebrata in modo così raffinato e coinvolgente.

Redazione: Cosa ti auguri che il pubblico porti con sé da questa serata?

Gennaro: Un’emozione. Un ricordo che resti. Magari una stella cadente che ha esaudito un desiderio, o una melodia che risuona ancora nel cuore. La musica serve a questo: a lasciare tracce.
Grazie Gennaro, per averci fatto sognare sotto le stelle di Capri.


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