A cura di: Domenico Credo
Il 2 settembre 2025, all’età di 94 anni, è morto Emilio Fede, uno dei volti più noti e controversi della televisione italiana. Ricoverato da tempo nella Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano, le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni, fino al triste epilogo comunicato dalla figlia Sveva: “Papà ci ha lasciato”.
Una carriera lunga sette decenni
Nato il 24 giugno 1931 a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, Fede ha attraversato oltre settant’anni di storia del giornalismo. Dopo gli esordi nella carta stampata, il suo volto divenne familiare al grande pubblico grazie alla Rai, dove fu inviato speciale e poi direttore del TG1 dal 1981 al 1983.
La svolta arrivò nel 1989, quando passò alla Fininvest di Silvio Berlusconi. Fu direttore di Studio Aperto e poi, dal 1992 al 2012, del TG4, telegiornale che contribuì a plasmare con il suo stile diretto e spesso schierato

Tra successi e controversie
La sua figura è stata spesso al centro di polemiche e vicende giudiziarie, in particolare per il coinvolgimento nel caso Ruby, che lo portò a una condanna definitiva per favoreggiamento della prostituzione. Nonostante ciò, Fede ha sempre mantenuto una forte presenza mediatica, anche negli ultimi anni, con apparizioni sui social e interviste in cui esprimeva il desiderio di “tornare accanto a sua moglie”
Vita privata e affetti
Il grande amore della sua vita fu Diana De Feo, giornalista e senatrice, scomparsa nel 2021. Dal loro matrimonio nacquero due figlie, Sveva e Simona, che gli sono rimaste accanto fino alla fine

Il saluto del mondo del giornalismo
I funerali si terranno il 4 settembre nella chiesa di Dio Padre a Milano 2. Numerosi colleghi e amici hanno espresso cordoglio e riconoscenza. Enrico Mentana ha ricordato Fede come “il primo dei giornalisti schierati”, sottolineando l’importanza di non ridurre la sua memoria alle sole controversie
Emilio Fede lascia un’eredità complessa ma indelebile: un giornalismo che ha saputo informare, dividere, emozionare. Un uomo che ha vissuto il suo mestiere con passione, fino all’ultimo giorno.
